L'esperienza pandemica, come evento storico, ma anche come contenitore di angosce collettive e individuali, sembra offrirci l'occasione di provare a guardare con una nuova attenzione alla normalità che abitiamo, per poter continuare ad offrire nello spazio analitico l'apertura di uno sguardo alternativo a quello della realtà esterna. Proveremo a riflette-re insieme attorno al lavoro infinito dell'identità, ai processi identificatori, ai patti narcisi-stici, ai legami libidici che strutturano ogni soggetto, cercando di mantenere la capacità creativa di alimentare il dubbio per provare magari a guardare ancora una prima volta a ciò che resiste davanti a noi.